Il tempio della Rosa, Daniele Bello, Astro Edizioni 2020, 144 pagine
letteratura per ragazzi
Daniele Bello, avvocato, è responsabile Customer Relation per Toyota Motor Italia Spa.
Ha scritto la serie “Racconti senza tempo” (bifrost.it), “Mitologia ellenica”, “Mitologia romana” e “Memorie di un druido” (liberIter). Con Editrice GDS ha pubblicato la quadrilogia fantasy “Hoenir il druido”.
Per Astro edizioni, ha pubblicato le parodie fantasy ispirate ai grandi classici italiani: “I promessi elfi” (2016), “La Divina Commedia 2.0” (2017), “Il Deka Merone. La leggenda del drago marrone” (2018).
Il Tempio della rosa si propone come una parodia in chiave fiabesca de Il nome della rosa di Umberto Eco, per introdurre i giovani lettori al mondo della grande letteratura.
Dopo un terribile cataclisma, il mondo lentamente ha ripreso a fiorire. Le parole di fratellanza e rispetto del profeta Glynis sono diventate religione ufficiale di tutto l’Impero Meridionale, ma sette di fanatici religiosi minacciano la pacifica convivenza. La religione Druidica, molto più antica di quella ufficiale, sopravvive e collabora con essa: nelle abbazie comunità di druidi si dedicano alla trascrizione di libri e alla loro custodia, facendo sopravvivere l’antico sapere.
L’Abbazia di Bled ospita una florida comunità, ma la sua quiete scompare quando diventa bersaglio di fanatici religiosi, secondo i quali il tempio sito nel monastero, e con esso l’intera biblioteca, andrebbe distrutto, perché dedicato a un culto eretico.
L’illustre sapiente William di Baskerlaand, accompagnato dal suo assistente Hudson da Melik, viene convocato all’abbazia per fare luce sulla questione definitivamente.
Alcuni amanuensi della biblioteca, però, spariscono senza lasciare traccia, e i misteri intorno all’abbazia di infittiscono.
Maestro William dovrà sbrigarsi a dipanare l’intricata matassa, il Tribunale dell’Inquisizione sta arrivando al monastero, e sarà pronto ad agire senza scrupoli.
La storia viene narrata in prima persona da Hudson da Melik, ormai anziano, per tramandare gli eventi di cui fu testimone in gioventù. Lettura scorrevole, consona ad un giovane pubblico, arricchita dalle illustrazioni di Rosaria Trivisonne.
Daniele Bello non è interessato, qui, a raccontare una storia nuova, piuttosto vuole proporre in modo diverso una storia già conosciuta, per avvicinare ad essa i giovani lettori e introdurli a concetti impegnativi che fanno realmente parte del nostro passato: l’Inquisizione, i roghi di libri, il desiderio di cancellare dalla storia vestigia di un passato che si contrappone a nuovi “valori” da imporre. Dinamiche che sorgono quando la follia sale al comando di un popolo.
Tra i due personaggi principali è ben caratterizzato il rapporto maestro-allievo nel quale tutti possiamo immedesimarci:
“Mio buon Hudson, è tutto il viaggio che ti insegno a riconoscere le tracce con cui il mondo ci parla come un grande libro: esso ci rivela non solo cose importanti, ma anche quelle più minute; e sta a noi riuscire a leggere le pagine di questo volume. Quasi mi vergogno a ripeterti quel che dovresti sapere, ormai.”
Le minuziose descrizioni degli ambienti ricalcano la maestria di Eco, e conferiscono all’intera storia quella magia che incollerà alle pagine i lettori.
Opera pensata per un pubblico da 12 anni in su.